venerdì 1 luglio 2011

LA DIGNITÀ DELLA VITTIMA "Daily Mail on Sunday"

Articolo dal "Daily Mail on Sunday" scritto da Chief Constable M. Rowley: "Molti di noi che facciamo parte del sistema legale siamo frustrati dalla tendenza a fare dei 'giochi' legali piuttosto che effettuare una ricerca della verità. Anche così, non ci rendiamo pienamente conto del impatto che il sistema può avere sulle vittime e le loro famiglie. In alcuni occasioni la mancanza di umanità è disgustosa; non si tratta soltanto di un discorso morale, ma di un elemento essenziale per poter incoraggiare il pubblico a presentarsi per fornire evidenza.

Vorrei chiedere una semplice domanda: piuttosto che umiliare le vittime e loro famiglie non possiamo avere un sistema legale nel quale la dignità e la sensibilità delle vittime avrebbe la stessa priorità del diritto alla difesa del incolpato?

La tranquillità delle vittime è fondamentale per la giustizia - si tratta dell'ossigeno del sistema. Senza quest'ossigeno, il sistema della giustizia crolla.

mercoledì 13 aprile 2011

GIUSTIZIA CHE NON PROTEGGE ...

Parlando ultimamente con persone diverse che hanno dovuto denunciare fatti di violenza o abusi accaduti ... e che hanno sofferto tanto e cercato di proteggere loro figli, ecc. siamo arrivati alla triste conclusione che la giustizia veramente non funziona. Chi non ha mai denunciato non si rende conto della LENTEZZA DA LUMACA ... e dei soldi spesi in vano. Patrizia, di cui parliamo spesso, e che ha denunciato maltrattamenti in famiglia, minacce, ed altre cose, nel lontano 2006, e nel lontano 2007, è solo arrivata in udienza nel 2011! ... Durante le prime udienza non è successo proprio nulla (nonostante quattro denuncie fatte in totale).

Udienza prima denuncia: obbligo di tentare una conciliazione (nonostante il fatto che nessuno ne aveva la voglia perché il problema persisteva da già 5 anni), rinvio.

Udienza seconda denuncia: Giudici in sciopero, rinvio di 6 mesi.

Udienza terza denuncia: Giudice si è dimesso, annullata, rinvio.

E possibile andare avanti in questo modo? Per cinque anni interi LA VITTIMA NON E STATA TUTELATA. Per cinque anni interi NON E SUCCESSO NULLA. Per cinque anni interi AVVOCATI E GIUDICI si sono riempiti le tasche. Chi è criminale dev'essere contento. Siete protetti dal "Sistema", lo sapete? Potete soltanto immaginare la gioia del imputato, e potete immaginare la vittima, che non ha potuto nemmeno frenare il comportamento aggressivo e minaccioso suo?

La Direzione

martedì 29 marzo 2011

TERAPIE DI AMORE FORZATO ...

Quante volte oggi giorno si consiglia alle coppie separati e ai loro figli di frequentare una "terapia"? In effetti, si tratta ben poco di terapia, nel senso che non è una terapia che intende riportare tutti ad uno stato di serenità. Innanzitutto bisogna ricordarsi che non si può mai costringere una persona a fare terapia se non vuole. Eppure i tribunali COSTRINGONO le persone a fare terapia, anche sotto minaccia di levargli i figli. Siamo a questi tristi livelli ... Anche se non è scritto, anche se si legge solo un "si invita ...." nella sentenza, sappiate che NON AVETE SCELTA. Se non vi presentate, il giudice si infuria.

Ebbene, la maggiorparte (o direi, quasi tutte) queste terapie, sono svolte a costringere i figli a voler frequentare i genitori. Non tanto male, mi direte ... Ebbene, sappiate comunque, che spessissimo anche in casi di violenza, e di abusi sessuali, di minacce continue, ecc. si costringe i figli a voler bene e voler parlare con il genitore. (Per questo "ringraziamo" il Dott. Gardner).

Se il padre non vuole essere presente nella vita dei suoi figli, se ne può andare, liberamente. Non si dice che il padre è importantissimo nella vita dei figli? Eppure in questi casi NESSUNO SE NE INTERESSA. Può allontanarsi, andare in un altro paese, un altro pianeta, ecc., nessuno lo insegue, nessuno lo acchiappa e nessuno lo costringe. Non riceve né multe, né nulla. Vuoi essere assente? OK, nessun problema, vattene pure e fai come ti pare. Eppure se un figlio si azzardasse a non presentarsi o non voler vedere il genitore si scatenano tutte le furie di questo mondo. Si parla subito di PAS, di genitori alienanti, ecc. ANCHE in casi di violenza!!! Ovunque il bambino si gira, si rende conto che gli è vietato aver paura del genitore che lo ha maltrattato, e di avere pareri o esitazioni, senza gravi rischi e gravi consequenze.

Quando mai si sveglieranno le autorità, e mostreranno più umanità e più rispetto per i bambini, per le loro emozioni e i loro sentimenti? In effetti, ci vorrebbe pìu tolleranza per un bambino, non meno. Invece, è sempre l'adulto che vince.

la Redazione

martedì 22 marzo 2011

DENUNCIARE OGNI PAS DIAGNOSTICATA ...


In Italia, come in altri paese, iniziano le denuncie ... Per ogni persona a cui viene diagnosticata una PAS bisognerebbe denunciare, denunciare, denunciare
. E molte persone (sopratutto madri purtroppo) hanno ormai iniziato a difendersi. Anche dai danni che hanno subito in seguito a questa diagnosi. Questo non è difficile, visto che la PAS non esiste ufficialmente. Questa sindrome non è né riconosciuta dall'OMS (Organizazzione Mondiale per la Sanità) né inclusa nel Manuale DSVM delle patologie e malattie psicologiche e psichiatriche.

Stiamo ottenendo ora tutta la documentazione originale necessaria dagli Stati Uniti, tutte le pubblicazioni di R. Gardner, per tradurle in italiano. Immaginate che moltissime delle sue opere che vengono citate, non sono nemmeno state tradotte! Nessuno le ha mai lette in Italia nella loro integralità!

La Redazione ...

giovedì 17 marzo 2011

INTRAPPOLATI ... PSICOLOGI CHE RIGIRANO I FATTI

Torniamo al discorso che una madre deve sempre stare attenta se vuole proteggere suoi figli da un atto di violenza. Ci sono tantissimi pericoli in agguato, che anche la madre più istruita e ben intenzionata può non capire, per esempio:

1. La paura di muoversi (per non essere aggredita, o forse anche uccisa dal partner) può metterla in condizione di aver paura di denunciare o di agire. In questo caso può essere accusata di non aver protetto la sua prole e dunque di non essere una "brava madre". DUNQUE NON SI RISOLVE NULLA. Però si sa anche (dimostrato anche dallo psicologo e CTU Lundy Bancroft) che proprio nel momento in cui la donna decide di difendersi o di separarsi, accadono più incidenti violenti che mai.

2. La madre decide di denunciare e affrontare la situazione. Qui la madre rischia varie cose. Se non ha abbastanza testimoni, prove, ecc. rischia di beccarsi una PAS, e allora viene subito bloccata e ci mette anni a liberarsene anche se aveva tutte le migliori intenzioni. Può anche succedere che venga incolpata di essere troppo accanita contro il partner, e poi ritrovarsi "colpevole" di aver creato un clima a casa che non favorisce la serenità dei figli, ecc. ecc. DUNQUE NON SI RISOLVE NULLA. Può anche andare tutto bene, ma poi comunque i tribunali non tengono minimamente in considerazione il fatto che i bambini potrebbero avere problemi con il genitore violento e avere difficoltà nel riprendere il rapporto con il genitore che li picchiava, che strillava o li violentava. Cosa fare? I bambini hanno sentimenti che vanno rispettati. Hanno i tempi loro, che vanno rispettati. Non sono una commodità che dev'essere distribuita in tal o tal modo.

Cosa fare dunque? E perché non si creano delle leggi forti, per la protezione e l'ascolto dei bambini? Perché non si creano leggi, come già fatto in vari stati dell'USA, per proteggere il genitore che cerca di aiutare un figlio che ha subito violenze? Un genitore dovrebbe poter chiedere aiuto per un figlio, senza essere subito sospettato, interrogato come un criminale ed esposto a tremila pericoli.

La Redazione.

sabato 5 marzo 2011

PAS v. Reati Penali

Mette paura oggi giorno il modo in cui durante le perizie fatte con il Tribunale Civile o dei Minorenni, ormai la PAS é diventata grave o anche piu grave della violenza e dei reati penali anche gravissimi. In certi casi, sono state perse ore, giorni e anche anni interi per analizzare sotto il microscopio certe madri (si tratta tristemente sopratutto di madri) per capire se esiste una PAS oppure no, e forse solo pochi minuti per stabilire se esiste un problema di violenza. Poca gente ha la serietà di assumere la responsabilità di confermare un atto di violenza, mentre che confermare una PAS è molto meno impegnativo e facile! Sempre grazie alla PAS, tanti psicologi si riempiono le tasche.

Il problema di violenza nel caso di Patrizia (la nostra amica cui storia e stata raccontata qualche mese fa) é comunque stato confermato, con documenti e tutto, ma nonostate cio, si trova 'incomprensibile' e 'strano' che i bambini abbiano avuto problemi a frequentare il padre? ... Hanno praticamente voluto dare due mesi ai bambini per dimenticare tutto e riprendere come se niente fosse, e guai a loro se non ce la facevano! Se non ce la facevano, poi per forza ('ringraziando' le pseudoteorie di Gardner) c'era da sospettare subito la madre. Perchè? Ma perché secondo loro la madre non ce la faceva a togliere dalla testa dei figli tutto cio che avevano vissuto per anni e anni. Come se un passato di violenza si potesse cancellare in una notte, o con tale o tale scadenza. Come mai la madre, stanca, minacciata da anni (di morte e altro), occupandosi tutta da sola dei figli, lavoro, genitori anziani senza aggiungere stress economico e di tribunali, non ce la faceva a lavare il cervello dei figli 'al contrario' e far loro voler bene al padre che era stato violento? Si era mai guardato come questi bambini non mancavano mai di nulla, andavano comunque bene a scuola ed erano felici e tranquilli con la madre? No, francamente, nessuno guarda questi aspetti in molto dettaglio. Si concentrano solo e unicamente sulla PAS!

Tutto cio crea problemi impensabili per una famiglia, senza parlare del sentimento dei figli di non essere rispettati, di non dar loro il tempo di elaborare il problema, di pensarci sopra, di arrivare ad una soluzione al buon momento. No, bisognava agire, ed agire subito. Ma perché? Semplicemente perché il padre, che da parte sua minacciava in continuazione servizi sociali e psicologi (denunciandoli pure) perché secondo lui, erano colpevoli del fatto che i figli soffrivano e non volevano rimanere al lungo nella sua presenza. Terapeuti, psicologi, assistenti, et compagnie, si spaventano presto, e temendo sempre di ricever denuncie oppure, ancora peggio, di essere accusati di non essere all'altezza e forse di non ricevere piu incarichi del tribunale scelgono spesso di gettare tutta la colpa ai genitori o ad uno dei genitori, quando le loro famose terapie non 'funzionano'. Morale della Favola: Attenzione alle terapie, e ricordatevi bene, che pochi terapeuti vorranno mai ammettere di non essere stati in grado di risolvere o gestire l'incarico ricevuto. Se i bambini continuano ad avere problemi con il genitore violento ... poca gente capisce e poca gente aiuta. Non dimenticatevi, che anche figli abusati sessualmente dal genitore, DEVONO, secondo alcune sentenze attuali, comunque rifrequentare il venitore violento e dimenticare tutto. Non ci vuole mica una laurea in Psicologia per capire che questo é difficilissimo e probabilmente impossibile, e dannoso!

La Redazione

domenica 20 febbraio 2011

PAS: BUSINESS SULLA PELLE DEI BAMBINI

di Roberta Lerici

Negli ultimi tempi proliferano trasmissioni tv, convegni e articoli sulla PAS,ovvero la Sindrome di Alienazione Parentale.Persino il TG1 circa un mese fa, ha diffuso dati allarmanti su questa presunta sindrome della quale sarebbero affetti ben 150.000 minori in tutta Italia.Ovviamente si diffondono dati senza fornire le fonti o le modalità di raccolta degli stessi, ma a questo siamo ormai abituati; quando si tratta di bambini c’è sempre qualcuno pronto ad offrire in pasto al pubblico statistiche autoprodotte.

Infatti, non essendo la PAS una malattia ufficialmente riconosciuta, pare che in Italia si voglia fare di tutto perché sia diagnosticata al maggior numero di persone possibile pur di farla entrare nel DSM. Molti di noi, però, sanno che questa malattia inventata da Richard Gardner circa 30 anni fa, è da tempo oggetto di dure critiche all’estero, tanto da provocare innumerevoli cause di risarcimento danni proprio nel paese che a Gardner ha dato i natali, l’America.

Chi ha intentato cause nei vari stati americani sono gli ex bambini che vent’anni fa sono stati affidati al genitore abusante, dopo la denuncia sporta in genere dalla madre alla quale era stata diagnosticata una PAS (Gardner scriveva che quasi esclusivamente le madri potevano essere affette da PAS). Il gioco è semplice: la madre raccoglie il racconto del figlio abusato dal padre (o più raramente il contrario) e sporge denuncia.

A quel punto, seguendo i dettami di Gardner, il figlio viene isolato da entrambi i genitori e messo in un luogo neutro, come una casa famiglia.Poi si tagliano tutti i legami che ha con la madre e i parenti della madre e si attua sul bambino quella che Gardner chiama la “terapia della minaccia”, ovvero le figure istituzionali che hanno in carico il minore, cominciano a dirgli che solo se farà tutto quello che gli viene chiesto rivedrà sua madre, che se accetterà di rivedere suo padre senza ribellarsi, potrà tornare presto dalla mamma, che se si ribellerà la madre finirà in prigione, e amenità del genere.

Togliere al bambino tutti i punti di riferimento della sua vita, come la scuola e gli amici, fa sempre parte della “terapia”. Il bambino deve abbandonare tutte le difese e diventare un pupazzo nelle mani di chi lo plasmerà a suo piacimento, fino a fargli accettare persino di stare buono accanto al genitore abusante, mandandolo addirittura in vacanza da solo con lui e magari obbligandolo a dividere anche la stanza con la persona che lo ha violentato a volte per lungo tempo.

E la madre nel frattempo cosa fa? In genere le viene permesso di vedere il bambino due o tre volte al mese (a volte anche meno) ma solo in forma protetta, ovvero alla presenza di un assistente sociale o figure analoghe e mai per più di un’ora. Il bambino non può nemmeno piangere e in genere ha paura di abbracciare la mamma in presenza di qualcuno perché teme che poi non potrà più rivederla.

Questa tortura di tipo nazista dura mesi e mesi e alla fine non è raro che i tribunali dei minori decidano di collocare il bambino dal padre che, nel frattempo, ha prodotto perizie di parte che attestano tutta una serie di patologie psichiche della madre, tra le quali la peggiore è certamente la terribile PAS, ovvero tre lettere che possono distruggere per sempre la vita di un bambino fino a portarlo nei casi più gravi a tentare il suicidio, qualche volta riuscendoci.

Le madri, dall’altra parte continuano la loro lotta, ma di solito finiscono in miseria per pagare avvocati e periti e, se non sono abbastanza forti, neppure loro riescono a mantenere la freddezza necessaria per capire se un avvocato o qualcun’altra delle persone a cui ha affidato la sua vita e quella di suo figlio, si è accordata con la controparte alle sue spalle.Non è raro,infatti, che nelle udienze più importanti gli avvocati spariscano o facciano scena muta. Dopo tutto questo discorso potrebbe sembrare che io ritenga disoneste tutte le persone coinvolte in questi casi, ma non è così.

Molti dei professionisti che si occupano di minori, si fidano di queste teorie, le credono veritiere e le applicano alla lettera. Sono convinti che i bambini possano inventare un abuso sessuale, solo perché le madri li hanno convinti a mentire.In alcuni casi neppure i ricoveri al pronto soccorso di un bambino abusato vengono presi in considerazione dai giudici, e in uno straordinario numero di casi i bambini non vengono neppure ascoltati. Ci sono casi in cui addirittura è stata diagnosticata un PAS senza che lo psichiatra che ha steso la perizia avesse mai visto madre e figlia/o.

mercoledì 2 febbraio 2011

I NOSTRI OBIETTIVI (PMA)

Tradotto dalle parole dello psicologo/terapeuta/CTU Lundy Bancroft:

La PMA (Madri Protettive nel Mondo) è un organizzazione dedicata a provocare un cambiamento radicale nel trattamento delle madri e bambini vittime di violenza nei tribunali. Il nostro gruppo si occupa essenzialmente di madri protettive, ma altre donne e uomini sono benvenuti come sostenitori.

Chiediamo una fine alle cose seguenti:

1. Affidamento dei figli a uomini che sono stati violenti verso le donne.

2. Affidamento al genitore colpevole di abusi sessuali.

3. Visite protette senza richiedere che il genitore colpevole faccia una terapia mirata per non essere più violento verso i bambini.

4. Accusare le madri che giustamente cercano di proteggere loro figli di PAS, e punendole su questa base.

5. L'uso scorretto di test psicologici per aiutare padri violenti.

6. Forzare le madri protettive a spendere decine di migliaia di euro per proteggere loro figli, quando questi soldi sarebbero serviti per costruire loro un futuro.

Sostenete lo psicologo Lundy Bancroft nella sua lotta per ottenere protezione per i bambini e giustizia per le madri che cercano di aiutarli? Trovateci su Facebook (PMA, Madri Protettive) e diventate membri. Più siamo e meglio è.

La Redazione.

martedì 1 febbraio 2011

IL MITO DELLA NEUTRALITA ...

"Non è possibile emettere un giudizio completamente neutro quando si tratta di un uomo violento e una donna vittima. Come spiega la Dott.ssa Judith Herman molto eloquentemente nel suo capolavoro "Trauma e Ricovero" la "neutralità" in effetti avanza gli interessi dell'aggressore molto più degli interessi della vittima e non può dunque essere considerata una cosa neutra. Visto che l'aggressore preferisce avervi completamente dalla sua parte, si accontenterà prefettamente della vostra decisione di prendere una via di mezzo. Per lui, questo significa che considerate il problema di coppia in parte colpa della donna, e parte colpa sua, dunque non si tratta più di violenza.

In realità, rimanere "neutri" significa colludere con l'agressore, intenzionalmente oppure no. Se siete coscienti di un maltrattamento cronico oppure severo e non agite, il vostro silenzio comunica che non vedete nulla di inaccettabile. Gli aggressori interpretano il silenzio come un'approvazione, o comunque un perdono. Per la donna vittima intanto, il silenzio implica che nessuno la vuole aiutare - esattamente ciò che desidera l'agressore. Chiunque decide di chiudere un occhio diventa dunque l'alleato dell'aggressore... E se vedete o sentite violenza o minacce, significa che dovete chiamare la polizia"

Lundy Bancroft, dal libro: "Ma perché lo fa? (Nelle menti degli uomini arrabbiati e controllanti)."

sabato 29 gennaio 2011

L'ABUSIVE PARENT SYNDROME (APS) - RISCHIO DI MORTE

No, non si tratta della benedetta PAS! Si tratta di qualcosa di molto, ma molto piu grave della PAS. Ebbene, l'Abusive Parent Syndrome (APS) puo anche risultare addirittura nella morte del figlio e sofferenza psicologica intensa. Qui si tratta del Abusive Parent Sindrome (APS), ossia del genitore violento che infligge danni ai figli. Ragazzi, non sto scherzando, è stato inventato ultimamente negli Stati Uniti ...

... vi rendete conto però penso, non vi pare che sarebbe troppo bello, che insomma, stavo scherzando? Purtroppo, e ci dispiace molto a tutti, questa sindrome non è ancora stata inventata! Nonostante i casi drammatici di genitori che picchiano, che strillano, che aggrediscono e che violentano. Che fanno del tutto per umiliare il bambino, per sottometterlo, per negargli la sua identità e la sua serenità. Nonostante il pericolo, le cigatrici e anche la morte che ne potrebbero risultare e a volte ne risultano ... Purtroppo questa sindrome ancora non esiste e non se ne parla proprio mai nei tribunali. Quali ne sarebbero i sintomi?

1. Il figlio è un oggetto, da possedere.
2. Il figlio, essendo un oggetto, non deve essere ascoltato, deve soltanto ubbidire e subire.
3. Il genitore è onnipotente.
4. Approffitta dell'innocenza e incapacità di difendersi del bambino.
5. Aggressività, tendenza agli atti violenti.
6. Abuso di alcol, di droghe, ecc.

PERICOLOSISSIMO ... e molto dannosi ne sono gli effetti sui figli. I figli ne rimangono spesso (forse in tutti in casi, ma non ci sono statistiche), segnati a vita. In casi estremi si rischia la morte, di diventare handicappati a vita, problemi gravi psicologici ... ma quando ci svegliamo qui? Ma a quando, un pò di giustizia? ... Questi bambini vanno subito protetti, subito! E rispettati, e ascoltati!

Da notare anche che i bambini 'emulano' e che un'altro rischio DI CUI NON SI PARLA MAI NEI TRIBUNALI che sarebbe il rischio che il figlio impari pure lui a diventare aggressivo, violento, etc. se non esiste una protezione effettiva.

La Redazione

giovedì 27 gennaio 2011

VITTIME DELLA PAS ...

(Traduzione di un articolo di Beatriz Gimeneo) ...

Vittime della misoginia, del machismo ricalcitrante, dell'odio dell'uguaglianza, della giustizia ingiusta, e del mondo politico cieco ... e dei giornalisti che non fanno il loro lavoro. Molte donne maltrattate stanno perdendo l'affidamento dei loro figli per colpa di una sindrome inesistente, la nominata PAS, sindrome di alienazione parentale, che non è riconosciuta da nessun organizzazione medica, inventata da un Nordamericano come nuova maniera di minacciare e intimidire le madri dal denunciare gli abusi, o impedirle di separarsi, con la minaccia che se lo fanno, potranno perdere loro figli.

Questo falso sindrome si è convertito in un'árma nelle mani di tutte le persone che non possono sopportare l'idea che una donna decida di separarsi e denunciare l'uomo che l'ha maltrattata. Com'è possibile che si utilizzi al tribunale una sindrome inventata ... una truffa scientifica? Questo weekend una ventina di donne vittime di violenza si sono riunite in un locale per denunciare il fatto di aver perso l'affidamento dei loro figli al marito violento, per colpa dell'applicazione della nominata PAS dalla parte di giudici, avvocati e periti.

Dietro questa sindrome non c'è altro che una strategia antifemministra, e non bisogna essere molto svegli per rendersene conto. E indignante sapere che possa succedere e che nessuno abbia ancora proibito l'utilizzo della PAS nei tribunali. Sarebbe come condannare qualcuno usando l'astrologia. Però si utilizza e si toglie l'affidamento alle madre, basandosi sulla PAS, dando i bambini al padre violento. Di sicuro, e secondo gli studi, si utilizza la PAS contro le madri, pero poco contro i padri. Questo è poco sorprendente visto che fu inventata la PAS specificamente per essere utilizzata contro le madri.

Sono la figlia di genitori separati, e quando i miei genitori si separarono moltissimi anni fa, più di quaranta, i giudici non ascoltavano i bambini ... Eravamo dei mobili senza opinioni. Logicamente, la democrazia e il divozio imposero l'obbligo di ascoltare i bambini prima di prendere decisioni che riguardavano loro vita. Però ora, se ciò che dicono i bambini va contro il padre violento, i bambini non si ascoltano proprio più e si attribuisce tutto alla perfida, ma sempre perfida madre.

E SI CONTINUA A PENSARE CHE UN UOMO VIOLENTO POSSA ESSERE UN BUON PADRE, COME SE LE DUE COSE NON FOSSERO PROPRIO INCOMPATIBILI. In questo modo, se un bambino vede come sul padre maltratta, insulta, e umilia sua madre, e in seguito non vuole vederlo per niente, il giudice, gli avvocati e i periti, invece di cercare di proteggere questo bambino dalla violenza, attribuiscono il suo rifiuto alla madre, dicendo che ha fatto un lavaggio del cervello. Lei poi perde l'affidamento dei figli e se rifiuta di far vedere suoi figli all'uomo violento, finisce in prigione. Ma pensano veramente che sia tanto facile far mentire un bambino o una bambina a un perito o a un giudice? Ma sono diventati pazzi? No, non sono pazzi. Qui non esistono pazzi.

Ciò che sta succedendo, è che l'unica sindrome che esiste è una sindrome molto pericolosa per le madre ... ne soffrono molti uomini e molti mariti. Questa sindrome esiste tra camerieri e giudici, psicologi e polizia, dottori e idraulici; non conosce ne classe ne studi. Tutti questi uomini hanno bisogno urgentemente di terapia e noi altri abbiamo bisogno urgente di leggi che ci proteggano da questa persone: violenza fisica, violenza psicologica, e violenza di omissione.

mercoledì 26 gennaio 2011

EX BAMBINI VITTIME DEI TRIBUNALI ...

Con il permesso della PMA (Protective Mothers Alliance International), stiamo per creare una pagina Facebook simile a quella americana, ossia 'Hear us Now', dove bambini che ormai hanno raggiunto i 18 anni e non fanno piu parte del 'Sistema' possono parlare dei danni che hanno subito dai Tribunali.

Potrà aderire chiunque simpatizza chiaramente, ma ci piacerebbe ascoltare in particolare ex-bambini che hanno sofferto in seguito a decisioni prese dai Tribunali. Negli USA per esempio ci sono stati tantissimi casi di bambini affidati al genitore violento, bambini non protetti, non creduti, ecc. o anche bambini strappati dalle loro case e dalle braccia del genitore 'protettivo'. A presto ... si annuncierà questa nuova pagina!

La Redazione

BAMBINI PAS DISCRIMINATI ...

Avete notato, che tra tutte queste 'riforme' al Tribunale, sono ormai nati dei bambini di 2a o anche 3a classe? Bambini discriminati rispetto ai bambini 'normali'. Bambini che non hanno diritto ai loro pareri, alle loro idee, che non hanno il diritto di essere considerati. Sono i Bambini della PAS ... che gridano nel silenzio.

Abbiamo notato, con le tantissime storie che ci vengono inviate, che una volta posta l'eticchetta comoda della PAS sul bambino, non si leva piu prima di tutto. Per levarla, eventualmente ci vorrebbero secoli, una barca di soldi, ecc. Seconda cosa, ogni cosa che dirà il bambino da quel momento viene dubitato, viene attribuito alla 'madre malevola'. Tante volte, finchè questi bambini non arrivano ai 18 anni, questo problema li perseguita. Poi si liberano del 'sistema'. Non soltato la madre accusata di PAS non viene piu ascoltata, ma il bambino perde ogni senso di sicurezza e di sè. Sa che puo urlare, ma che è come urlare nel deserto. La gente (e qui parlo della gente che lavora per i tribunali) non lo ascolta piu. Stai male? Pazienza, ti devi calmare. Hai problemi? Vediamo se te li sei inventati. Hai paura di un genitore che ti ha trattato male? Non ce ne importa nulla.

E tristissimo vedere bambini cresciuti in questo modo. E tristissimo crescere un bambino facendogli pensare che quello che dice, che sente e che desidera non importa. Facciamo qualcosa ... Ridiamo il sorriso a questi bambini. Facciamo capire a questi bambini che POSSONO contare sull'aiuto degli adulti. Sono bambini. Hanno bisogno di ricevere sostegno e di avere fiducia. I bambini sono tutti uguali e hanno tutti il diritto all'ascolto e al rispetto.

La Redazione.

martedì 25 gennaio 2011

USA E SPAGNA CONTRO LA PAS ...

Per chi legge lo Spagnolo:

La película "Rompiendo el Silencio" es la prueba de un juicio que en Estados Unidos se está sustentando contra el Estado por haber obligado a miles de niños/as a convivir con sus padres abusadores esgrimiendo el invento del SAP. Es un testimonio escalofriante de jóvenes, que ya siendo adultos, denuncian la violación a sus derechos por haber sido obligados (en nombre del SAP) a convivir con su padres abusadores.

Traduzione: Il film "Rompendo il Silenzio" è una causa che si sta facendo negli Stati Uniti contro lo Stato per aver costretto migliaia di bambini e bambine a vivere con loro padre violento, utilizzando l'invenzione della PAS. E una testimonianza incredibile di ragazzi, che ormai già adulti, denunciano una violezione ai loro diritti per essere stati costretti (in nome della PAS) a convivere con padri violenti.

Finalmente, una mossa ! .... a quando la prossima?

DENUNCIA PER OGNI DIAGNOSI PAS ...

Come mai in Italia non riusciamo noi donne ad essere unite, a ribellarci, e con spirito, come hanno fatto le nostre sorelle Spagnole? In Spagna è ormai stato detto a tutti i guidici di stare attentissimi con la PAS, visto che non solo NON ESISTE (sindrome inesistente), ma sta creando moltissimi danni alle mamme e ai loro figli. Oggi di nuovo le mamme in Spagna sono state invitate a fare denuncia, ogni volta che viene diagnosticata una PAS, se loro poi loro o loro figli ne hanno sofferto. (Red de las Madres).

Perché tanta paura dalla parte delle madri? Perché abbiamo paura di perdere la cosa al mondo che abbiamo di più prezioso: i nostri figli. Penso però che solo rimanendo unite possiamo fare qualcosa. E se si creasse una pagina Facebook per tutte le mamme che hanno sofferto per causa della PAS? Per poter fare le cose insieme, per avere meno paura? Non è giusto sempre subire e sempre accettare tutto.

La Redazione

giovedì 20 gennaio 2011

TRIBUNALI: ETA DELLA PIETRA ...

L'affermazione recente fatta da un giudice a Roma che insiste che la soluzione contro la PAS sarebbe l'incarcerazione dei bambini in casafamiglia mi fa pensare che si ritorna proprio all'Età della Pietra. Mi fa pensare al modo in cui si tratterebbe forse un cane disubbidiente? Oppure un criminale della Mafia? In ogni caso, questa 'cura miracolo' risolverebbe i problemi di famiglia secondo l'affermazione. Chiaramente Gardner qui rimane il Grande Dio dei Tribunali, mettendo anche Freud e Jung all'ombra. Cara gente, scordatevi di tutti gli psicologi e tutti i loro pareri e ricordatevi che ormai Gardner regna!!! Che peccato che per risolvere i problemi di famiglia si necessita il sacrificio totale e la tristezza infinita di un bambino. Si fa molto presto a sacrificare un bambino, che non può né difendersi, né lottare per i suoi diritti.

Tutto ciò è stato subito comunicato alla nostra sede negli USA, che ha chiesto una relazione dettagliata riguardo la situazione dei bambini in Italia coinvolti in episodi di violenza familiare e problemi di questo genere. Aspettiamo una loro reazione. Stanno pure chiedendo se ci sarebbero persone qui in Italia che hanno voglia di parlare alla Radio Americana riguardo i problemi di violenza contro le donne e la mancata protezione dei bambini. Chiunque parla bene l'inglese ed è interessato può contattarci al madriprotettive@gmail.com.

Bruni, Paola Frescobaldi

mercoledì 19 gennaio 2011

LEGGE CHE TUTELA I BAMBINI ...

19 GENNAIO, GIORNO PER IL RISPETTO DEL BAMBINO.

Oggi vorrei invitare tutti i professionisti (giudici, avvocati, psicologi, ecc.) che lavorano nel campo dei tribunali a riflettere
. Vorrei chiedere loro di guardarsi bene dentro e di chiedersi come mai non c'è ancora una vera e propria legge per la tutela dei bambini? Che si occupi soltanto di loro e non soltanto dei genitori che rivendicano i loro diritti? Quando e come chiederla? E possibile tacere su questo discorso?

A QUANDO UNA LEGGE VERA E PROPRIA PER PROTEGGERE I BAMBINI?

Non è giusto che vengano sbattuti a destra e a sinistra, mandati in casafamiglia per "risolvere i problemi", sbattuti in terapia, forzati in stanza con la persona che li ha aggrediti, creando infelicità e altri problemi aggiuntivi, ancora peggiori a volte dei loro problemi originali.

Non è giusto che un bambino non venga ascoltato. Nòn è giusto che il suo parere non sia considerato.

La Redazione.

lunedì 17 gennaio 2011

AVVOCATI LEGATI ... TUTTI LEGATI

Tornando al discorso recente degli avvocati che si trovano spesso nell'incapacità di aiutare madri che vogliono proteggere loro figli dalla violenza, sono stata contattata da Federica (nome cambiato) ... che mi racconta il suo appuntamento recente da un noto avvocato, una signora specializzata nel difendere donne vittime di violenza e loro figli. La figlia di Federica è una delle tante vittime di "violenza assistita", cioè ha vissuto per anni e osservato per anni il comportamento violento e aggressivo del padre.

Mi riferisce la conversazione e cosa le dice l'avvocato:

"Qui ci sarebbe proprio da chiedere una decadenza, o almeno una sospensione, però sempre con i rischi che questo comporta." Aggiunge: "Dipende moltissimo con quale giudice si capita, ecc." Sui tratta dunque di una lotteria? Il futuro dei figli? ... C'è il giudice che voterebbe casafamiglia, come il giudice che voterebbe affidamento alla madre e sospensione delle visite? Qualcosa qui non quadra. Federica chiede cosa fare dunque, visto che il padre urla e strilla sia davanti a lei che davanti ai figli ANCHE DURANTE LE VISITE PROTETTE ... e i figli sono esasperati e non ne possono più.

- Dovrei portare un testimone con me? "non ne tengono conto" ...
- Registrare queste scenate? "non ne tengono conto" ..."comunque non si può"
- Chiamare la Maestra, che riferisce spesso quanto ne soffre la bimba? "non ascoltano le maestre". (!!! Si, avete letto bene).
- E allora, caspita, cosa fare? "Faccia sempre finta di essere d'accordo con queste persone, altrimenti si rigirano contro di lei." "Non esprima mai di non essere d'accordo con loro modo di procedere, ecc."

Dunque BOCCA LEGATA. AVVOCATO LEGATO. INCAPACITÀ DI DIFENDERSI E PROTEGGERSI.

"In effetti", aggiunge l'avvocato infastidita dalla situazione, "bisognerebbe proprio fare qualcosa". "Per fortuna si stanno muovendo per quanto riguarda la violenza "assistita", però c'è ancora tantissimo da fare per poter proteggere i bambini vittime di violenza. Manca proprio la cultura, cioè persone che hanno ricevuto una formazione specifica sulla violenza." Senza parlare di tutti i rischi - un campo minato - che deve attraversare la madre che vuole proteggere un figlio.

Tutto ciò per MANCANZA DI UNA LEGGE CHIARA E FORTE PER LA TUTELA DEI BAMBINI VITTIME DI VIOLENZA O CHE HANNO VISSUTO IN UNA AMBIENTE DI VIOLENZA. Non basta sbatterli in casafamiglia e sbattere i genitori in terapia. Non sempre la terapia è possibile, non sempre funziona e i bambini vanno rispettati, non vanno sradicati dal loro ambiente con azioni "punitive".

giovedì 13 gennaio 2011

STALKING E PROTEZIONE CHE NON FUNZIONA

"Attenzione a chi chiede un allontanamento"... ci racconta sempre Patrizia "ho avuto la delusione della mia vita". Patrizia praticamente chiese l'anno scorso un allontanamento dall'ex marito che minacciava sia lei che i figli da anni interi. Minacce di rapirli, minacce di far loro del male, insulti pesantissimi. Prima dell'esistenza della Legge Antistalking le sue denuncie erano state praticamente inutili, praticamente fatte a vuoto. Se la persona non è "colta" in flagrante delitto, le cose vanno moltissimo per le lunghe. Ha dovuto aspettare TRE ANNI INTERI prima che alcuni testimoni fossero chiamati. Dopo tre anni interi alcuni testimoni avevano addirittura difficoltà nel ricordarsi alcuni dei dettagli.

Con la Legge Antistalking, chiaramente c'è stato un miglioramento. La Polizia è intervenuta subito e ha emesso abbastanza rapidamente un Ordine di Protezione. Fino ad ora tutto va bene, mi pare? Almeno per quanto riguarda la Legge Antistalking.

Ebbene - e ora preparatevi - l'Ordine di Protezione (o allontanamento) è stato revocato dopo SOLAMENTE TRE MESI (dunque basta per il criminale comportarsi bene per tre mesi). Sembra strano, vero, che bastino tre mesi di buona condotta? Eppure, non finisce qui la storia. Il peggio è che è tutto sia stato revocato senza che Patrizia ne fosse minimamente informata! Non le arrivò nessuna comunicazione di nessun genere! ... Patrizia girava addirittura per mesi interi pensando di essere ancora "protetta". Incredibile, vero? Eppure queste sono storie che accadono tutti i giorni nel nostro paese. Dimostrando che anche con la Legge Antistalking, i colpevoli hanno già comunque trovato tante armi per liberarsene al più presto e anche per tenere la vittima all'oscuro della sua propria situazione..

Bisogna anche aggiungere che il colpevole ha continuato con il suo comportamento e le sue molestie? Cosa ne avrà imparato? Che si può far ciò che si vuole?

mercoledì 12 gennaio 2011

GOVERNO SPAGNOLO NEGA LA PAS ...

Per chi parla o capisce lo Spagnolo, raccomando moltissimo l'articolo del 10 gennaio scritto in "El País". Guardate sotto "Sociedad" per leggere "El Gobierno insta a los jueces a no esgrimir una patología inexistente". In poche parole, il Governo invita i giudici a non utilizzare la PAS, un sindrome inesistente. In molti in Spagna si sono pure riuniti a denunciare qualsiasi psicologo o psichiatra diagnostica la PAS, o qualsiasi altro sindrome non esistente o non riconosciuto.

Anche importantissimo: hanno riconosciuto il danno creato dalla PAS, relegando i bambini a "buggiardi" e le mamme a "malate mentali" e quanto tante mamme e bambini hanno sofferto in seguito a questa diagnosi. Ora bisogna chiedersi: quale paese seguirà? Buona lettura!

Emeline.

mercoledì 5 gennaio 2011

FACEBOOK: PMA MADRI PROTETTIVE


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