giovedì 27 gennaio 2011

VITTIME DELLA PAS ...

(Traduzione di un articolo di Beatriz Gimeneo) ...

Vittime della misoginia, del machismo ricalcitrante, dell'odio dell'uguaglianza, della giustizia ingiusta, e del mondo politico cieco ... e dei giornalisti che non fanno il loro lavoro. Molte donne maltrattate stanno perdendo l'affidamento dei loro figli per colpa di una sindrome inesistente, la nominata PAS, sindrome di alienazione parentale, che non è riconosciuta da nessun organizzazione medica, inventata da un Nordamericano come nuova maniera di minacciare e intimidire le madri dal denunciare gli abusi, o impedirle di separarsi, con la minaccia che se lo fanno, potranno perdere loro figli.

Questo falso sindrome si è convertito in un'árma nelle mani di tutte le persone che non possono sopportare l'idea che una donna decida di separarsi e denunciare l'uomo che l'ha maltrattata. Com'è possibile che si utilizzi al tribunale una sindrome inventata ... una truffa scientifica? Questo weekend una ventina di donne vittime di violenza si sono riunite in un locale per denunciare il fatto di aver perso l'affidamento dei loro figli al marito violento, per colpa dell'applicazione della nominata PAS dalla parte di giudici, avvocati e periti.

Dietro questa sindrome non c'è altro che una strategia antifemministra, e non bisogna essere molto svegli per rendersene conto. E indignante sapere che possa succedere e che nessuno abbia ancora proibito l'utilizzo della PAS nei tribunali. Sarebbe come condannare qualcuno usando l'astrologia. Però si utilizza e si toglie l'affidamento alle madre, basandosi sulla PAS, dando i bambini al padre violento. Di sicuro, e secondo gli studi, si utilizza la PAS contro le madri, pero poco contro i padri. Questo è poco sorprendente visto che fu inventata la PAS specificamente per essere utilizzata contro le madri.

Sono la figlia di genitori separati, e quando i miei genitori si separarono moltissimi anni fa, più di quaranta, i giudici non ascoltavano i bambini ... Eravamo dei mobili senza opinioni. Logicamente, la democrazia e il divozio imposero l'obbligo di ascoltare i bambini prima di prendere decisioni che riguardavano loro vita. Però ora, se ciò che dicono i bambini va contro il padre violento, i bambini non si ascoltano proprio più e si attribuisce tutto alla perfida, ma sempre perfida madre.

E SI CONTINUA A PENSARE CHE UN UOMO VIOLENTO POSSA ESSERE UN BUON PADRE, COME SE LE DUE COSE NON FOSSERO PROPRIO INCOMPATIBILI. In questo modo, se un bambino vede come sul padre maltratta, insulta, e umilia sua madre, e in seguito non vuole vederlo per niente, il giudice, gli avvocati e i periti, invece di cercare di proteggere questo bambino dalla violenza, attribuiscono il suo rifiuto alla madre, dicendo che ha fatto un lavaggio del cervello. Lei poi perde l'affidamento dei figli e se rifiuta di far vedere suoi figli all'uomo violento, finisce in prigione. Ma pensano veramente che sia tanto facile far mentire un bambino o una bambina a un perito o a un giudice? Ma sono diventati pazzi? No, non sono pazzi. Qui non esistono pazzi.

Ciò che sta succedendo, è che l'unica sindrome che esiste è una sindrome molto pericolosa per le madre ... ne soffrono molti uomini e molti mariti. Questa sindrome esiste tra camerieri e giudici, psicologi e polizia, dottori e idraulici; non conosce ne classe ne studi. Tutti questi uomini hanno bisogno urgentemente di terapia e noi altri abbiamo bisogno urgente di leggi che ci proteggano da questa persone: violenza fisica, violenza psicologica, e violenza di omissione.

2 commenti:

  1. il 26 di marzo 2010 mi hanno tolto l'affidamento di silvia sara e giulia che il padre picchiava costantemente ;le bambine si sono rifiutate di vederee di incontare il padre ; ci sono certificati mdici che provano le percosse e maltrattamenti e stat fatta ctu con responso madre "altamente pregiudizievole per se e per le figlie !!! il mio ex marito e un migliardario ....e purtroppo in italia la gistizia si base solo su chi ha piu soldi e conoscenze ......da quel giorno vedo le bambine un ora alla settimana in ambiente protetto ......nessuno sa dirmi nulla ...nessuno sa indicarmi quale strada devo percorrere per riavere le mie bambine ....e nel frattempo la piu grande ha ingurgitato un tubetto di psicofarmaci .ed e stata asalvata in estremis .....quando e stat prodotta la denuncia ..mi hanno detto che ero stata io a convincerla a fare cio .......
    e un meccanismo perverso ......... dal quale penso non si possa sopravivvere o quanto meno rimanere sani . alessandra

    RispondiElimina
  2. Dove vivi, a Roma? se vuoi lasciarmi un e-mail, potrei parlarti meglio. Contattami al madriprotettive@gmail.com.

    RispondiElimina