mercoledì 9 giugno 2010

Terapeuti Accaniti a Dimostrare Quanto sono Bravi


Parlando con madri coinvolte in terapie coercitive emerge un'altro problema. Si riscontrano casi (purtroppo non infrequenti!) dove il terapeuta incaricato dal tribunale o indicato dai servizi, ecc. vuole dimostrare ad ogni costo quanto è bravo (sicuramente per ricevere altri incarichi)... La sua terapia "non può" e non deve fallire!!!

E' successo ultimamente ad una madre che veniva insultata e minacciata in piena terapia e che tornava a casa disperata sia dall'indifferenza quasi totale dei "terapeuti" che spaventata dall'attegiamento del suo ex.

Nonostate le richieste d'aiuto dalla parte della madre, i terapeuti ignoravano il problema finché la madre ebbe il coraggio di denunciare le minacce e gli insulti continui dell'ex coniuge. Abbandonò la terapia, visto che era diventata insostenibile e una tortura. Ma i terapeuti si sentirono nell'obbligo di difendere il loro lavoro e le loro competenze e scrissero che il fatto di abbandonare la terapia fu un segno di debolezza dalla parte della madre! Sottointeso addirittura: la madre era chiaramente un genitore non-capace.

Ebbene? Il risultato è stato che la madre ha ottenuto urgentemente un provvedimento di allontanamento dell'ex-coniuge per quanto era grave la situazione! L'ex coniuge è stato chiamato dalla polizia un "pericolo sociale" per quanto è recidivo e aggressivo.

E possibile che si lavori con tanta superficialità? E si, per chi desidera sapere, la "Terapia della Minaccia" è stata usata anche contro questa madre...grazie alle teorie di Gardner!

Nessun commento:

Posta un commento