martedì 27 aprile 2010

Intransigenza con i Bimbi, ma Genitori Liberi! ...


Riflettiamo...con un pò di umanità

C'è un'ineguaglianza abissale tra come vengono trattati i bambini che rifiutano di vedere uno dei genitori e i genitori che non vogliono frequentare i figli, che sono ben due tipi di problema diversi (il genitore che si sottrae alle visite può anche essere tranquillo, non violento, ma solo disinteressato, irresponsabile, o "preso" da una nuova famiglia, nuovi figli, ecc.), eppure i problemi sono simili.

Vorrei dire: Svegliatevi!

Smettetela di usare tanta crudeltà verso un bambino, per dare libertà ai genitori! Non c'è un'incongruenza? Se è talmente importante per un bambino avere sempre i due genitori accanto (e su questo non si discute, tranne ovviamente con genitori violenti, dannosi, ecc.), come mai i tribunali fanno poco o niente per riavvicinare figli a padri che non sono interessati?

Quanti padri (molto più delle madri purtroppo) se ne vanno, si rifanno la vita, non si presentano più alle visite, cambiano paese, diventano anche introvabili, ecc. ma per questo non vanno puniti?

Pensate: manderebbero mai 14 poliziotti, per recuperare un padre "assente", e per sbatterlo in casafamiglia (o prigione, è uguale) per insegnare al genitore assente l'importanza di frequentare i figli e affrontare le sue responsabilita? Gli vieterebbero contatto con gli amici, famigliari, ecc.? Farebbero un blitz alla sua casa, al suo ufficio, o manderebbero poliziotti alla sua ricerca?

Andrei anche oltre: Il padre che evita o rifiuta contatti con i figli riceve l'ok del tribunale. Gli tolgono anche a volte la patria potestà, dunque lì finisce ogni suo obbligo. E finalmente libero di fare ciò che gli pare e non sottoporsi alle visite. Il figlio che desidera avere una pausa, una tregua nelle visite (per qualsiasi motivo) ... può ricevere anche una punizione (ossia incarcerazione in casafamiglia), l'allontanamento dall'unico genitore rimasto, allontanamento dalla sua casa, famigliari, amici, scuola, ecc.

Date ai bambini l'ascolto di cui hanno bisogno, date loro tempo per elaborare il loro problema, per maturarlo e per poi poter (si spera sempre) riprendere il contatto con serenità, al momento giusto...

Tara Francesca Sciutto

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