giovedì 27 maggio 2010
Come rinforzare i vostri figli ...
Di nuovo si parla di un passo indietro per le donne e per le mamme. Più e più paesi si ribellano contro le nuove leggi, e sopratutto contro la PAS, che è stata purtroppo adoperata spesso proprio per sottomettere donne e madri che tentano di proteggere i loro figli oppure di difenderli. In Spagna pure ultimamente molte madri si sono lamentate in pubblico. Visto che noi mamme siamo a volte nell'impossibilità di proteggere i nostri figli ... come aiutare i bambini stessi ad affrontare le situazioni?
Come aiutare i bimbi a sviluppare il senso critico?
Come proteggere i bambini dalla manipolazione è il discorso proposto oggi, sempre estratto dal libro famoso dello psicologo Lundy Bancroft:
"Se li aiutate a sviluppare la capacità di osservare sotto la superficie, di pensare a cosa motiva le azioni degli altri, a non credere tutto che dice un adulto, e come distinguere cosa è giusto dall'ingiustizia, saranno capaci di riconoscere la manipolazione e la violenza del vostro partner, senza che voi ne parliate. E si sentiranno più liberi di esprimere loro dispiace ... "
Quotidianamente, ci sono occasioni per insegnare ai vostri figli. Se vedete in pubblico un genitore che verbalmente o fisicamente maltratta suo figlio, potete parlarne dicendo "Non mi piace il modo in cui si comporta quel genitore. Hai notato? Ti fa stare male? Cosa pensi che il genitore doveva fare invece?"
Riflettendo in questo modo aiuterete vostro figlio a capire che non si deve accettare qualsiasi cosa da un adulto e aiuterete suo senso di auto-protezione."
martedì 4 maggio 2010
Papà, ti voglio veramente bene ...
Mio padre ha appena festeggiato il suo compleanno...
Non so come spiegare quanto voglio bene a mio padre, adesso da adulta, guardando i bei momenti che abbiamo passato insieme. Ogni tanto me li rivivo, con nostalgia e felicità.
Guardando l'insieme dei nostri momenti in famiglia.
Lo rispetto per quanto ha sempre trattato bene mia madre. Di essere cresciuta con la serenità di sapere che rispettava anche a me come figlia. Non ha mai cercato di togliere a mia madre il ruolo che era suo o di coinvolgermi per forza nelle sue attività, nelle sue cose.
Da bambina ha tentato di farmi interessare al calcio, come lui, ma purtroppo senza successo ... Non ci volevo più tornare! Lui questo lo ha rispettato, non ha insistito, non ha spinto. Aspettava pazientemente per vedere se avessi cambiato idea.
Se mai fosse stato geloso del mio ottimo rapporto con mia madre, ha avuto la saggezza di non dimostrarlo, e la saggezza di lasciarci godere ogni buon momento insieme. Non si è mai messo in competizione con lei ... non ha mai cercato di usurpare o danneggiare la tenerezza che c'era tra me e mia madre.
Guardava da lontano, ci voleva bene e ci dava la nostra libertà. Questa libertà e questo rispetto sono importantissimi per un bambino. Gliene sono tanto grata. Profondamente.
Quando avevo bisogno di lui, e tutt'ora, quando ho bisogno di lui, è sempre presente ... pensando al mio bene. E a volte anche sacrificandosi per il bene della famiglia.
Mi rendo conto io per prima, che se mio padre avesse maltrattato mia madre, se l'avesse minacciata e insultata, sarei stata la prima, da bambina, ad allontanarmi da lui, a non fidarmi più e anche a disprezzarlo. Un bambino non può rimanere indifferente.
E' proprio quest'elemento che viene trascurato oggigiorno, nei tribunali. L'istinto normale di un bambino che cerca di proteggersi, di allontanarsi dalle persone o situazioni che lo fanno soffrire.
Se un bambino ha subito un'esperienza di questo tipo, bisogna dargli il tempo, l'amore e il tempo ... per guarire, per riavvicinarsi ... se è possibile. Si spera sempre e comunque di poter ristabilire un buon rapporto se l'adulto anche trova l'umiltà di riguadagnare l'affetto del figlio. Perché l'affetto si deve anche guadagnare.
Forzandolo, usando leggi, violenza, polizia, ecc. non serve che ad aggravare la situazione. Dove sono la pazienza, l'amore e la saggezza in tutto ciò? Eppure è proprio con la sagezza e con l'amore che spesso si vincono gli ostacoli. Direi anche che si evitano proprio!
Emeline Lori
Un Buon Padre rispetta la Mamma
Lo psicologo/terapeuta/CTU Lundy Bancroft spiega spesso nei suoi libri che un padre che maltratta o insulta la madre dei suoi figli non può essere considerato un buon padre ... molti perdono di vista quest'elemento attualmente.
Il fatto è che anche se il padre si comporta bene con i figli (e questo comunque è raro quando contemporaneamente maltratta la moglie) in ogni caso i figli che hanno visto e osservato un padre maltrattare, menare, insultare o minacciare la madre rimangono segnati. E queste violenze, verbali o psicologiche che siano, hanno un effetto anche sul rapporto dei figli con il padre. Il figlio può, come conseguenza, evitare o aver paura del padre. Si ritorna qui al discorso dell'auto-alienazione.
Bisogna capire perchè questo aspetto viene spesso occultato o ignorato dalla società di oggi, mentre che invece si ricorre subito e automaticamente alla PAS.
E' troppo comodo e conveniente, non pensate?
Emeline Lori
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